Recuperare la dimensione dei cinque sensi

Un tempo, le persone vivevano a stretto contatto con l’ambiente naturale e con il susseguirsi delle stagioni; al giorno d’oggi, in una società principalmente improntata sulla velocità, su una realtà molto spesso virtuale, credo sia importante riuscire a recuperare la dimensione dei cinque sensi, di cui siamo stati dotati, in quanto mammiferi, benché evoluti. La vista è il senso predominante, a causa della moltitudine di attività che si svolgono mediante la tecnologia.

Personalmente, da sempre uso molto l’olfatto, in maniera istintiva, in quanto mi ha sempre affascinata la moltitudine di profumi e odori del mondo naturale, che sono collegati direttamente all’area limbica del nostro cervello in cui si conservano i ricordi. Essenze e fragranze si mescolano ad attimi vissuti, come in una sorta di istantanee multisensoriali che hanno la capacità di far riaffiorare piccoli particolari momentaneamente dimenticati.

Un giardino in traformazione

COME ERACOME STA DIVENTANDO

Per questo, ho pensato di allestire un Giardino Botanico Sensoriale, che sfugga allo schema tradizionale di giardino botanico con le piante ben ordinate a settori, per due principali ragioni:

  • innanzitutto, ritengo che Madre Natura sia sempre la migliore artista, per cui mi piace molto l’idea di lasciarle fare nel mescolare piante diverse secondo la sua arte (motivo maggiore in un ambiente come questo, così vicino al bosco da essere molto “selvaggio”, in cui predominano le specie spontanee già presenti);

  • seconda cosa, sono dell’opinione che per apprezzare la bellezza e la varietà della natura, utilizzando appunto i sensi, non ci sia necessariamente bisogno di utilizzare la mente, che invece necessita continuamente di certezze, di definizioni, di nomenclature. Per questo motivo, all’esterno si troverà una piantina del giardino, dove sarà possibile vedere quali specie si trovino e in che zona, con la variante, appunto, della mescolanza spontanea di cui sopra..

Anche piante apparentemente simili nella forma delle foglie, possono essere diverse al tatto, oltre che, naturalmente, all’olfatto.

Vivere la natura con i sensi significa provare la piacevole sensazione di togliersi le scarpe e mettere i piedi a contatto diretto con la Madre Terra, camminando sull’erba, meglio ancora se bagnata di rugiada.

Passare attraverso un percorso circolare fatto di lavanda facendosi accarezzare dalle piccole spighe viola che si lasciano cullare dalla lieve brezza, sprigionando il loro intenso profumo anche se appena sfiorate.

Orto botanico sensoriale
Orto botanico presso le rovine del molino Polenton

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